Ho visto tutto
Om bogen
Premio Hemingway per la letteratura nel 2003, Ho visto tutto fotografa con disarmante nitidezza la scandalosa dolcezza dell’adolescenza. C’è Jaceck che, in un antico villaggio della Polonia, sogna di arricchirsi preparando animaletti colorati con l’argilla. A Dresda, a bordo di un autobus, c’è il tredicenne Axel: pestato e abusato da due bulli, mentre tutti i passeggeri, per codardia, assistono in silenzio al suo martirio. A Mosca c’è Dimitrij un bambino prodigio cui è concesso soltanto di suonare il pianoforte, mentre a Kiruna, vicino al circolo polare artico, un ragazzino, rimasto orfano di padre, sfida sua madre perché non sopporta che faccia entrare in casa altri uomini. C’è poi Julie: che si innamora di suo fratello e, a Berlino, ci sono le “Camere Oscure”, un sotterraneo infame dove l’innocenza si perde nella perversione del proibito. «Nicola Lecca possiede un’anima malinconica, un’attenzione per il prossimo colma di pietàe, a mio avviso, un sicuro talento con il quale ogni volta sa sorprendere chi legge», ha scritto Giorgio Montefoschi, quasi vent’annifa, a proposito di questa raccolta di racconti diventata ormai un classico contemporaneo.