I mangiatori di loto
Om bogen
Secondo l’Enciclopedia della Fantascienza «A Martian Odyssey fu il primo tentativo di descrivere la vita su un altro pianeta come un complesso di equilibri biologici, ecologici ed etici, con approfondimento e credibilità, ben lontani dalla descrizione di mostri e mutazioni spesso demenziali che erano la linea generale seguita dagli altri autori del periodo.» Tutto ciò vale anche per le altre storie interplanetarie di Stanley Weinbaum, che molti considerano fondamentali per l’evoluzione della fantascienza moderna, e in particolare per questo I mangiatori di loto. La storia narra dell’esplorazione del lato oscuro di Venere da parte di una coppia di esploratori, Hamilton "Ham" Hammond e Patricia Burlingame, uno americano, l’altra inglese, appartenenti a due imperi divisi che hanno colonizzato il pianeta ma uniti dal loro amore. All’interno di un’avventura romantica tra pericoli naturali e mostri disumani ci sarà anche l’incontro indimenticabile con Oscar, un bizzarro e intelligente alieno di straordinaria matura.
Stanley Grauman Weinbaum è stato uno scrittore di fantascienza americano. Studioso di ingegneria chimica, fu uno dei veri innovatori della narrativa fantascientifica. Con un solo racconto, Un'odissea marziana, apparso sul fascicolo del luglio 1934 di Wonder Stories, si creò una reputazione e diede il colpo di grazia al cliché degli extraterrestri visti solo come terribili invasori della Terra e dotati sempre di intenti malvagi. Le sue storie, vivaci ed eleganti, presentavano invece intelligenze strane e complesse, esseri alieni non necessariamente «cattivi» ma spesso al di fuori della logica umana: celebri sono rimasti personaggi come Tweel, la creatura marziana simile a uno struzzo, oppure Oscar, la pianta venusiana intelligente e filosofeggiante. Weinbaum morì prematuramente nel dicembre del 1935 per una polmonite gettando nello sconforto più totale gli appassionati dell'epoca.
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Italiensk