I quattromila e gli ottocento
Om bogen
Fantascienza - romanzo breve (73 pagine) - Da Greg Egan, autore di Oceanic e vincitore del Premio Hugo, un thriller spaziale che affronta temi attualissimi.
Camille è chiusa nel suo bozzolo. Una bara metallica poco più grande del suo stesso corpo, ancorata a una roccia che viaggia nello spazio in direzione di Cerere. È il modo in cui i rappresentanti dell'organizzazione chiamata Giusta Parte hanno dovuto scegliere per fuggire dalla loro casa, da Vesta, dopo che le cose si sono messe al peggio. Qualcuno ce l'ha fatta. Altri sono ancora in viaggio, e i loro nemici sono decisi a impedirgli di arrivare in salvo. Gli abitanti di Cerere si vantano della loro democrazia e della loro libertà, ma sono davvero al riparo dal pericolo che anche da loro possa accadere ciò che è accaduto su Vesta?
Greg Egan è uno dei più autorevoli scrittori di fantascienza hard. Le sue opere, uniche e inconfondibili, sono spesso basate su teorie scientifiche d'avanguardia. Nato a Perth, in Australia, nel 1961, laureato in matematica, ha vinto il Premio Hugo e il Premio Locus con il romanzo breve Oceanic (1999, Delos Books) e il John Campbell Memorial con Permutation City (1995). Diversi altri suoi racconti sono arrivati in finale al premio Hugo, incluso Alone (Glory, 2007), uscito sulla collana Robotica di Delos Digital. Egan è una delle personalità più sfuggenti della storia della fantascienza: non ha mai partecipato a una premiazione o a una convention, e di lui non esistono fotografie.
Tra i suoi romanzi più famosi, oltre al già citato Permutation City (Shake), ricordiamo La terra moltiplicata (Nord), Diaspora (Urania), Distress (Urania), La scala di Schild (Urania). Notevoli anche le antologie Axiomatic e Luminous, entrambe uscite su Urania.