Il calice e la spada
Come riconoscere e gestire l'aggressività nella prima infanzia
Om bogen
Un bambino che tira i capelli ad un altro, perché quest'ultimo gli sta strappando dalle mani un giocattolo, è una situazione comune nelle famiglie e nei servizi educativi e non denota necessariamente che qualcosa in quel dato contesto non funzioni.
Il confine tra aggressività "sana" e sfogo irruento e incontrollato delle emozioni è sottile.
Se da un lato l'aggressività è quasi universalmente accettata dalle scienze psicopedagogiche come qualcosa di naturale, dall'altro rimangono ancora pensieri estremamente diversi sul come accostarsi ad essa.
L'approccio di questo libro è maieutico e parte dalla consapevolezza, ormai acquisita, che intorno ai sei anni la struttura della personalità di ciascuno è sostanzialmente formata e che gli imprinting ricevuti influenzeranno il resto della vita.
I primi anni di vita in famiglia, al nido, alla scuola dell'infanzia e nei contesti più vari, sono essenziali per imparare ad esprimere, riconoscere e gestire le emozioni e, con esse, l'aggressività.
Questo vale per il bambino, ma anche per chi gli sta vicino con compiti educativi.
Sono anni in cui si apprende come regolare l'aggressività, intesa come istinto, e in cui si lavora sulla dimensione adattiva dell'incontro con gli altri individui: i genitori e i familiari più prossimi, i bambini e le bambine, gli educatori e gli insegnanti, ma anche gli animali, l'ambiente e il sistema in generale.
La differenza e la complementarietà dei codici del calice e della spada, che rimandano rispettivamente al materno e al paterno, accompagnano lo sviluppo del bambino; il modo in cui gli adulti mettono in relazione questi due codici, influenzerà i piccoli nella loro capacità di gestione e regolazione delle emozioni e degli istinti, non solo durante l'infanzia, ma anche negli anni a venire.