Il colore dell’altrimenti
Om bogen
Fantascienza - racconto lungo (48 pagine) - Un professore affascinante e misterioso, tre studentesse troppo curiose, e… un mostro da un'altra dimensione. Tra Stranger Things e Ghostbusters un nuovo grande racconto di Elizabeth Bear
Loro lo chiamavano Dottor S., un po' per semplicità – anche se lui si divertiva a vederle cercare di pronunciare Szczegielniak – un po' per creare un senso di familiarità. Ma lui cercava se possibile di tenerle a distanza: anche perché la sua vita al di fuori dell'aula era piuttosto complicata. E pericolosa, visto che aveva a che fare con esseri non esattamente amichevoli.
Elizabeth Bear (nome completo Sarah Bear Elizabeth Wishnevsky), nata il 22 settembre 1971 a Hartford, nel Connecticut, è una delle scrittrici di sf e fantasy oggi più apprezzate. Vincitrice nel 2005 del Premio John W. Campbell come miglior autore esordiente per la sua trilogia fantascientifica Hammered/Scardown/Worldwired, ha ricevuto anche altri prestigiosi riconoscimenti come il Premio Hugo nel 2008 per il miglior racconto con Tideline (apparso su Robot n. 56 col titolo Sulla spiaggia), successo bissato l’anno successivo (2009) per il miglior racconto lungo con Shoggoths in fiore, uscito nella collana Biblioteca di un sole lontano. Solo pochi autori nella storia della sf erano riusciti nell’impresa di vincere svariati premi Hugo dopo aver vinto il John W. Campbell Award (C. J. Cherryh, Orson Scott Card, Spider Robinson e Ted Chiang sono gli altri). La Bear, che possiede uno stile letterario molto curato, come dimostra questo Shoggoth in fiore, o anche In the House of Aryaman a Lonely Signal Burns (che uscirà a breve in questa stessa collana), è assai prolifica e non ha preferenza tra sf e fantasy, generi tra cui spazia con estrema disinvoltura e bravura.
Format:
Sprog:
Italiensk