Il Conte di Montecristo - Tomo I - Da marinaio a prigioniero
Om bogen
1815. Edmond Dantès, marinaio di diciannove anni, sbarca a Marsiglia dopo aver preso, da secondo, il comando della nave Pharaon. Qui gli viene confermato dall’armatore Pierre Morrel, proprietario della Pharaon, che verrà ufficialmente nominato capitano: ma questa non è l’unica buona notizia, Edmond può infatti finalmente riabbracciare il suo povero e vecchio padre e sposare la donna che ama, la catalana Mercedes. Tuttavia, prima ancora che il matrimonio venga celebrato, viene arrestato con l’accusa di aver tramato come agente bonapartista. Edmond è innocente, l’unica colpa che può essergli attribuita è quella di aver fatto scalo con la nave all’Isola d’Elba, dove si trova prigioniero Napoleone, e aver accettato di consegnare una lettera ad un uomo senza sapere che si trattava di un carteggio tra bonapartisti. Dietro l’odioso inganno vi sono alcuni uomini: Danglars, anch’egli in servizio sulla Pharaon, invidioso che Dantès sia stato nominato dal capitano morente come suo successore, l’avido sarto Gaspard Caderousse, vicino di casa del padre, che nutre anch’egli sentimenti ambigui per le fortune di Edmond e Fernand Mondego, un cugino di Mercedes che cerca senza successo di concupire la ragazza, promessa sposa di Edmond. Ad essi si aggiunge il giovane procuratore dalla dubbia morale che ha accolto la denuncia: Gerard de Villefort. Villefort rendendosi conto della sincerità di Dantès, cerca di chiudere la faccenda facendosi consegnare la lettera ma, una volta scoperto che il destinatario è suo padre bonapartista e non potendo denunciarlo, decide di bruciare la lettera e mandare avanti la condanna a Dantès, che viene imprigionato al castello d’If, prigione di Stato in un isolotto al largo di Marsiglia dove è destinato a passare il resto dei suoi giorni.