Il filo invisibile
Diario di una “combattente” molto speciale al tempo della pandemia
Om bogen
Giulia è una ragazzina che aspetta con ansia di poter partecipare alla grande festa di compleanno di un’amica, evento che, nella sua immaginazione, segnerà il passaggio dall’infanzia all’adolescenza.
Dall’Estremo Oriente sta arrivando, però, un virus misterioso e i suoi genitori pensano che sia meglio, per prudenza, restare a casa. Per Giulia si tratta di un’ingiustizia e di una precauzione inutile: la nuova malattia viene presentata, da molti, come una banale influenza. Purtroppo non è così. Le persone iniziano ad ammalarsi e a morire. Scuole e negozi chiudono e non si può uscire di casa se non per le emergenze.
Giulia, suo padre, la nonna e il fratello minore si ritrovano imprigionati in casa, mentre la madre, infermiera, è lontana e lavora incessantemente per aiutare i malati. Giulia si ritrova a combattere una strana guerra fatta di strade vuote, di isolamento e di paura del contagio. Un giorno, però, trova in cantina un baule contenente un diario misterioso e una fotografia con una strana dedica. Indagando, scopre che tutto questo apparteneva alla sua bisnonna che, durante la seconda guerra mondiale, non si limitava a fare la sarta: nella sua casa aveva nascosto qualcuno… Cercando di svelare il mistero, Giulia comprenderà d’essere legata con un invisibile filo alla storia di un ragazzo vissuto tanti anni prima, e di tanti altri come lui, costretti, da una guerra crudele e incomprensibile, a restare rinchiusi in una casa, aspettando, con speranza, il momento in cui sarebbe arrivata l’attesa, meravigliosa libertà.