Il mancino di Dio
Om bogen
Letteratura - romanzo breve (71 pagine) - Il maestro italiano dell’ucronia propone un’appassionante storia alternativa dei Mondiali di Calcio del 1974.
Germania Ovest, estate 1974. La Polonia compie un’impresa vincendo i mondiali di calcio, guidata dalla sua stella Wlodo Lubanski. Ma il trionfo polacco apre la strada a un rivolgimento politico radicale all’interno dell’Europa Comunista. Parte da qui la nuova ucronia calcistica di Giampietro Stocco che, attraverso una galleria di personaggi famosi e non, ci riporta in un passato più vicino di quanto possa sembrare. E ci mostra ancora una volta che lo sport quasi sempre è politica.
Giampietro Stocco è nato a Roma nel 1961. Laureato in Scienze Politiche, ha studiato e lavorato in Danimarca per alcuni anni. Giornalista professionista in RAI dal 1991, è stato al GR2 e attualmente lavora nella sede regionale per la Liguria di Genova, la città dove risiede. Studioso e maestro del genere ucronia, ha pubblicato finora sette romanzi: Nero Italiano (2003) e il sequel Dea del Caos (2005), Figlio della schiera (2007), Dalle mie ceneri (Delos Books 2008), Nuovo mondo (2010), Dolly (2012), La corona perduta (2013). Da Dea del Caos il regista Lorenzo Costa ha tratto un adattamento per il palcoscenico che è stato messo in scena dal Teatro Garage di Genova nel 2006 e nel 2007. Nel 2006 ha vinto il premio Alien. Per Delos Digital cura la collana Ucronica.