Il migratore solitario
Om bogen
Fantascienza - racconto lungo (44 pagine) - Più procedeva verso sud, più si faceva pressante l’urgenza di arrivare a destinazione
Un migratore si premura di lasciare tutto in ordine prima di sigillare le case dell’abitato, montare sulla bicicletta ben carica, e partire per un viaggio di migliaia di chilometri, incuneandosi insieme all’unica misteriosa strada rimasta agibile nell’immenso deserto che è diventato la Terra.
Mauro Tetrarca è attento oltre che scrupoloso, e si chiede chi abbia costruito quella strada e perché non abbia attrito, o perché esista da trecentomila anni. Forse è vecchia quanto l’Evo dell’Aridità, l’epoca in cui sul pianeta sono rimasti specchi d’acqua sparuti da raggiungere e fare fruttare ciclicamente, e creare nuove comunità di persone, e una famiglia, magari. Mauro Tetrarca è anche sospettoso, e si domanda perché alcuni migratori spostino più risorse del necessario, e se siano vere quelle voci sulla Congrega della Vita.
Pedala, Mauro Tetrarca. Pedala per portare la vita o scongiurare la morte.
Lorenzo Iacobellis vive a Bari. Attualmente in pensione, ha lavorato nel settore della riabilitazione psichiatrica dei malati di mente. Scrive i suoi primi racconti oltre quattro decenni orsono, pubblicando su Galassia, Nova SF* e altre riviste, professionali e amatoriali (tra queste ultime si ricorda The Time Machine di Padova). Nel 1981 vince il premio Tolkien con il racconto Mondo incompleto e collabora con le pubblicazioni dell’editore Solfanelli. Collabora per una decina di anni con il quotidiano di Bari La Gazzetta del Mezzogiorno, con articoli di attualità e cultura e numerosi racconti. Negli ultimi anni ha pubblicato parecchi racconti su Elara ed è apparso anche su Delos Science Fiction, in una rubrica curata da Vittorio Catani che riproponeva racconti di autori italiani storici. Delos Digital ha pubblicato, negli ultimi tempi, due racconti lunghi in ebook, Mio fratello, il cinghiale e Oxygen.