Kate se ne va di notte
Om bogen
Kate (Caterina) nasce nel 1945 a Palermo da una famiglia benestante dell’aristocrazia palermitana. Dopo un’infanzia serena circondata dall’affetto dei suoi genitori, della tata Assunta e del barboncino Tito, a 17 anni vive una travolgente storia, breve ma intensa, con un uomo sposato di ben 23 anni più anziano che è anche il padre della sua compagna di banco alle Magistrali. Da questa storia quasi “impossibile” e proibita per la morale del tempo e per gli arcaici pregiudizi ancora imperanti nella Sicilia dei primi anni ‘60, Kate resta incinta ma la sua “attesa” viene rifiutata da tutti e sistematicamente “offesa” anche da chi le dovrebbe essere più vicino. Kate ancora minorenne, con grande coraggio, deciderà di mettersi contro tutto e tutti e di portare avanti la sua gravidanza, ma la bambina che nascerà le verrà sottratta e strappata alla nascita dai genitori che vogliono insabbiare un eventuale scandalo deleterio per l’onore della famiglia. Kate diventata insegnante elementare lascerà la Sicilia per trasferirsi ad insegnare al nord dove vivrà esperienze preziose e molto significative dal punto di vista umano e lavorativo. Non riuscirà mai però a dimenticare la sua bambina “strappata” che non ha potuto conoscere, convinta che non sia morta dopo il parto come la famiglia le ha voluto far credere. Nel gennaio 1985 una rivelazione sconvolgente la convincerà della fondatezza delle sue ipotesi ma la metterà anche di fronte ad un’atroce crisi esistenziale. Un collega insegnante, Corrado, legato da solida amicizia fraterna a Kate, riuscirà con la sua testardaggine ben 31 anni dopo a ricomporre i tasselli di un puzzle che sembrava inesorabilmente non potersi più ricomporre e a dare a Kate le risposte che lei per anni è andata invano cercando. Il romanzo è dedicato a tutte le ragazze-madri di ogni epoca, a tutte le insegnanti del sud salite ad insegnare al nord ed alle persone coraggiose in genere.