La compagnia degli smemorati
Om bogen
Progenitore letterario di Hercule Poirot, Eugène Valmont è il protagonista di otto racconti. Ma se anche fosse comparso solo nella Compagnia dei distratti, sarebbe ugualmente un immortale. Così scrisse Ellery Queen a proposito di questa storia del 1906, che ha dato al protagonista e al suo creatore fama imperitura. E la cosa singolare è che lo scozzese Robert Barr è arrivato a tanto inventando un personaggio del tutto fuori linea con i geniali e infallibili investigatori alla Sherlock Holmes di moda ai suoi tempi. Valmont è un pomposo detective francese in trasferta in Inghilterra ma, al contrario del belga Poirot, ha la peculiarità di ragionare bene e concludere male, di portare a casa una sconfitta a un passo dalla vittoria, dando peraltro prova di grande fair play. Ambientata nel 1896, la vicenda qui presentata prende l'avvio da un'indagine su una supposta banda di falsari per poi, con un mirabile scarto al lettore, procedere in tutt'altra direzione. Quando negli anni '50 un gruppo di autorevoli critici e scrittori di narrativa poliziesca si riunì per eleggere i 12 migliori racconti gialli di tutti i tempi, "La compagnia degli smemorati" si piazzò al quinto posto.
Robert Barr è stato un romanziere britannico. Barr immigrò a Toronto, in Canada, all'età di quattro anni. All'età di vent'anni divenne preside di una scuola e poco dopo lasciò il paese per lavorare come reporter presso il Detroit Free Press. Nel 1881 il giornale lo inviò a Londra, dove fondò nel 1892 la rivista The Idler insieme al collaboratore Jerome K. Jerome.
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Italiensk