Nel Protagora, Platone dice che: «L’uomo, usando l’arte [tecnica], articolò ben presto la voce in parole e inventò case, vesti, calzari, giacigli e il nutrimento che viene dalla terra […]; poi scoprì la scienza politica […] senza di cui non sarebbe l’uomo». È l’alba di un mondo nuovo, quello che Platone descrive. Non un nuovo mondo, ma un mondo nuovo; che deriva dalla conoscenza o scienza di Pitagora. C’è una frase di Anna Frank che forse comprende meglio il significato della “novità”, ed è questa: «Non possiamo controllare il nostro destino, ma possiamo controllare chi diventiamalba del mondo nuovo,o». Dopo circa 2.500 anni, siamo all’inizio di un’alba nuova di un mondo nuovo.