Uscito anonimo nel 1906 firmato da un misterioso Dottor X, successivamente venne attribuito a Liane de Pougy. Se per alcuni versi l’attribuzione è plausibile, alcune osservazioni sembrano derivante da una conoscenza diretta dell’argomento e mostrano una visione spassionata della condizione della donna nella società, per altri il libro non si discosta molto dall’idea che l’omosessualità fosse una patologia, coerente con l’opinione diffusa all’epoca.
Improntato come un saggio di analisi psico-sociologica, è comunque un interessante documento storico sulla società di inizio ‘900 e di come veniva concepita l’alterità e la femminilità.