Lo cunto de li cunti
Om bogen
Lo cunto de li cunti ovvero lo trattenemiento de peccerille è una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana scritte da Giambattista Basile, edite fra il 1634 e il 1636 a Napoli. Questa opera della letteratura barocca compone, in una raffinata architettura, alcune persone e intrecci - come Cenerentola, La bella addormentata nel bosco, Il gatto sapiente e altre - che ebbero in seguito larga diffusione nella cultura europea dell'epoca tanto da costituire, nelle varie elaborazioni successive, un patrimonio comune a tutta la cultura mondiale.
Lo Cunto è un'opera preparata per il divertimento delle corti. Per la sua complessa struttura e il suo linguaggio teatrale si ispira alle tradizioni del racconto ed a vari generi letterari e allestisce un prototipo della letteratura seriale muovendosi tra le regole della commedia dell'arte, del racconto rituale e del formulario alchemico.
L'opera mette in scena alcune parole d'ordine della Modernità – la necessaria fuga dei giovani dai vincoli della famiglia patriarcale, il viaggio e i pericoli che comporta fino al confine con la morte, il cambiamento di status visibile anche sulla superficie del corpo - e i loro capricciosi regolatori - il Caso e la Fortuna, la Corte e il Principe, le Fate e gli Orchi, metafore filosofiche. È un'opera scritta nel periodo più folgorante del barocco e dell'invenzione della letteratura come strumento di conoscenza, di piacere e di dominio. I percorsi di questo libro sono una delle chiavi per osservare la cultura barocca e la sua letteratura, il momento della storia europea in cui si scoprono i mondi delle tecniche della comunicazione letteraria e i repertori remoti delle tradizioni marginali, le ferree regole dell'etichetta cortigiana e la furiosa vita della città e della piazza, i grandi viaggi e le culture della diversità.