L'oro è giallo
Om bogen
«Ho spedito per mare la mia vescicaed è tornata indietro gonfia di pepite d’oro, le ho prese in mano e scottavano.»• UN ROMANZO IRRIVERENTE E CONTEMPORANEO •
La protagonista di questo romanzo si sveglia spesso di notte per fare pipì, ha il terrore dei bagni pubblici, teme di non riuscire a trattenerla quando è in viaggio e sempre, sempre, rintraccia minzioni rappresentate ovunque, nelle pinacoteche come nelle riviste d’arte contemporanea o al cinema. Al pari degli Inuit, poi, crede che la vescica sia la sede della sua anima. Ed è proprio lì, infatti, che individuerà le ragioni di una felicità trattenuta, di un piacere sospeso. Irriverente e contemporanea, la storia qui raccontata – intervallata da digressioni in cui l’Autrice ci diverte con un florilegio di scenari in cui la vescica è protagonista, anche se spesso non ce ne accorgiamo – è un inno alla liberazione, nelle relazioni sociali come nel rapporto con il proprio corpo. Ho spedito per mare la mia vescica ed è tornata indietro gonfia di pepite d’oro, le ho prese in mano e scottavano.
• UN NUOVO PUNTO DI VISTA DEL FEMMINILE •