Mala fortuna
Om bogen
Stefano Pante è uno spregiudicato speculatore finanziario, con la coscienza macchiata da ben più di una nefandezza. Una mattina, mentre si prepara a partire per un viaggio d’affari a Parigi, riceve una misteriosa missiva. Si tratta della lettera, scritta in punto di morte, da un giornalista di cui Pante non ha mai sentito parlare. Paolo Dardo – questo il suo nome – è un redattore del quotidiano La Capitale che, cosciente dell’imminenza della propria dipartita e preoccupato delle condizioni economiche in cui lascia moglie e figlio, si rivolge proprio a lui, Stefano Panta, ma non con una supplica: con un ricatto! Sostenendo di conoscere un suo segreto inconfessabile, la cui sola notizia spingerebbe la Procura ad incriminare Pante, l’astuto giornalista convince il cinico finanziere a un atto di forzosa generosità. Pante non ha scelta, certo, ma di quale segreto starà parlando Paolo Dardo?
Amelia Cottini Osta (1877-1946) nasce a Lugano. Autrice dapprima di articoli e romanzi d’appendice, si afferma successivamente come corrispondente di guerra, distinguendosi come una fra le uniche donne ad aver documentato la Prima Guerra Mondiale direttamente dal fronte. Il 27 luglio 1944, avendo osteggiato il morente regime fascista in un suo articolo, verrà condannata in contumacia a quindici anni. Nascostasi in un cascinale insieme a dei partigiani – nei pressi di Moncalvo – attenderà la fine della guerra, di cui, fino alla morte, denuncerà le crudeltà. È autrice, fra i tanti romanzi, di “Fra cielo e mare”, “Il pallone fantasma” e “L’ultimo sogno”.