Maria Zef
Om bogen
Paola Drigo fu una voce importante e originale della narrativa italiana ed è riconosciuta dalla critica come la scrittrice d'area veneta più rilevante della prima metà del Novecento. Quando fu dato alle stampe, il suo romanzo Maria Zef fece scalpore.
Il nome della Drigo resta legato soprattutto al romanzo Maria Zef nel quale l’impostazione naturalistica temperata da un sentimento di pietà triste e amara, conduce con grande efficacia l’ineluttabile svolgersi di una vicenda cupa che si conclude in tragedia. Il tutto vede sullo sfondo un paesaggio carnico di grande desolazione e particolarmente aspro.
Maria Zef resta uno dei romanzi più sobri e potenti della narrativa femminile italiana del novecento e al suo apparire in un ambiente di grave disagio sociale non mancò di destare un certo scalpore. Dal romanzo Maria Zef sono state tratte due trasposizioni cinematografiche, una diretta nel 1953 da Luigi De Marchi e l'altra nel 1981 da Vittorio Cottafavi
Paola Drigo (1876 – 1938) pubblicò novelle e elzeviri nei più prestigiosi giornali dell'epoca: La Lettura, Nuova Antologia, L'Illustrazione italiana, Corriere della Sera e altri, raccolti a costituire i tre volumi di racconti della sua bibliografia. È autrice poi di due rilevanti romanzi, editi entrambi nel 1936: Fine d'anno e Maria Zef. Quest'ultimo libro fu ripubblicato dall'editore Treves nel 1938, e in seguito nel 1939 da Garzanti, con successive ristampe del 1946 e del 1953. Parte della sua opera fu, ed è ancor oggi, tradotta in varie lingue europee.