Moby: Oltre ogni limite
Om bogen
Cosa succede quando, dopo aver raggiunto i propri obiettivi più ambiziosi, ci si rende conto che il vuoto che il successo avrebbe dovuto colmare è diventato una voragine ancora più profonda? Cosa si può fare quando tutto sembra ormai perduto? Questa straordinaria autobiografia di Moby è un viaggio nel cuore oscuro della fama e dei demoni che si annidano proprio sotto i bagliori e lo sfarzo dello stile di vita di una celebrità.
Nell’estate del 1999, Moby pubblicò l’album di riferimento del millennio – PLAY. Come tutti gli album che segnano una generazione, PLAY divenne onnipresente e Moby fu catapultato nel regno delle superstar. Improvvisamente si ritrovò a frequentare David Bowie e Lou Reed, Christina Ricci e Madonna, a farsi di ecstasy a colazione (quasi tutte le mattine), a bere litri di vodka (tutti i giorni) e ad andare a letto con fantastiche super modelle (di rado). Era una dieta che non poteva durare e, infatti, non durò.
Moby ha avuto l’intero mondo come scenario: gli Stati Uniti, con New York in primo piano durante il periodo del successo, e il Connecticut a fare da sfondo negli anni duri dell’infanzia e dell’adolescenza. Ma anche Parigi, Londra, Barcellona, San Pietroburgo, in una storia che finisce in qualche modo per coinvolgere anche Donald Trump, Hillary Clinton e Vladimir Putin.
È il racconto di una vita vissuta al limite, tra momenti bui, episodi esilaranti e tanti incontri con i personaggi che hanno fatto la storia della musica. È un classico sulla banalità della fama. È scioccante, divertente, estremo e indimenticabile. Non è edificante, ma per il lettore non sarà facile distogliere lo sguardo dalle sue pagine!