Nel grande vuoto
Om bogen
Il Crollo ha scavato un profondo precipizio nella storia del mondo, e quel che è rimasto dell'umanità vive con un'idea confusa del proprio passato, perennemente connessa all'Aion, l'onnisciente insieme organico di menti che grazie alla Realtà Aumentata offre a chiunque la possibilità - ovviamente a pagamento - di mostrare agli altri un avatar, una versione tridimensionale contraffatta di sé dietro cui trincerarsi e nascondere i propri fallimenti e le proprie solitudini. Finire, anche solo per pochi minuti, in Tendenza: ecco il sogno che tiranneggia la vita di ognuno. Ma un mondo in cui tutto è camuffabile è un mondo in cui tutto è manipolabile: immersi in un maelstrom informatico che abbaglia con mondi fittizi, pop-up e banner pubblicitari, gli esseri umani si ritrovano alla mercé di fake news, improvvisati guru e finti salvatori. L'unico modo per proteggersi è ricorrere ai debunker, detective privati e demistificatori che setacciano la Rete ripulendola dalle menzogne telematiche. E uno dei migliori in circolazione è sicuramente Meister Eckhart, anche perché rispetto ai suoi colleghi ha un vantaggio segreto: grazie a un difetto all'impianto spinale, Eckhart se si copre un occhio vede il mondo vero, spogliato dal doping dell'Aion. Quando alla porta del suo ufficio bussa la fascinosa Eva, decisa a far luce sulla morte misteriosa del figlio Ivan e sulla sua ancor più inspiegabile scomparsa dall'Aion, Eckhart accetta il caso, senza sapere di avere appena commesso l'errore più terribile della sua vita.
Tra Blade Runner e la trilogia dello Sprawl di William Gibson, Paprika di Satoshi Kon e Homunculus, il manga seinen di Hideo Yamamoto, Nel grande vuoto segna il debutto non convenzionale di una nuova, giovanissima ed eclettica voce, capace di tessere in un perfetto hard boiled cyberpunk la spietata fotografia della nostra società.