Nel nome della Dea
Om bogen
In un medioevo fantastico dove la magia esiste ma rimane avvolta da un manto di superstizione, Thara, anziana sacerdotessa della Dea dell’Amore, scrive una lunga lettera a sua nipote Jora, cercando di spiegarle cosa significhi far parte dell’ordine sacerdotale più equivocato che la storia ricordi. Per questo le racconta un aneddoto del suo passato. Il lettore apprende così che la giovane Thara è inviata a prendersi cura dell’infermità di Re Evrart, invecchiato precocemente nell’arco di soli tre mesi. La novizia scoprirà tuttavia che neppure i suoi poteri di guarigione potranno aiutare il Sovrano, vittima di una maledizione che Robard, l’affascinante e ambiguo sacerdote del Dio Sole e più fidato consigliere del Re, attribuisce alla seconda moglie di Re Evrart, l’incantevole Dama Elisot, per la quale nutre una segreta e morbosa passione non corrisposta. Thara si troverà così coinvolta in un mistero dove nessuno appare del tutto colpevole ma neppure completamente innocente: la maledizione affonda le sue radici nel primo matrimonio del Re, tristemente finito con la morte a tinte fosche della prima moglie. A complicare le indagini, un antico tomo di sinistri rituali appartenuto a una genia di possenti streghe, e l’amnesia che da un anno affligge la bella Elisot, per la quale la sacerdotessa svilupperà un appassionato sentimento: nei ricordi perduti della principessa si nasconde infatti un passato oscuro che l’ha condotta, assieme al suo sposo, nel mezzo di una ragnatela di odio e vendetta. Con l’aiuto del giovane bardo Fabien, Thara deciderà di andare a fondo della storia, sfidando le convenzioni e i pregiudizi del suo mondo, e arrivando a comprendere come il segreto per salvare la vita di Elisot dall’ira degli uomini e dai fantasmi del passato risieda nel più antico dei balsami per l’anima: l’amore.