Nut Bush Farm
Om bogen
Dopo il crepuscolo, nessuno osa attraversare il sentiero, il boschetto o il prato di Nut Bush Farm, perché si dice che "qualcosa" abiti quei luoghi. Quando tali voci giungono alle orecchie di Jack, il nuovo inquilino della fattoria, un'ondata di scetticismo e irritazione lo pervade: un uomo pragmatico come lui non può credere ai fantasmi. Sembra, tuttavia, che un'ombra cupa avvolga ogni cosa: il precedente affittuario è scomparso e i racconti su di lui sono vaghi e contraddittori. Jack sente allora di dover indagare più a fondo, spinto dal bisogno di scoprire la verità che si cela dietro quel mistero. "Nut Bush Farm" è una ghost story del 1882 ambientata nella campagna inglese, in cui Charlotte Riddell intreccia con abilità elementi soprannaturali e realtà sociale, mostrando in particolare quale fosse la condizione femminile nell'età vittoriana. La traduzione di Elizabeth Harrowell è arricchita dalla Prefazione di Margherita Orsi ("Di storie e di spettri irlandesi") e dalla Postfazione di Michela Alessandroni ("Delicate, mostruose, ragazzacce").