Paralleli
Om bogen
“Non ricordo di aver mai fatto prima di allora sogni in terza persona. Solitamente, quando riuscivo a ricordare qualcosa, era tutto in prima persona. Non saprei dire se è normale o no, ma fino a quel momento era stato così. Sogni piacevoli, strani, eccitanti, orribili. Ma tutto sempre vissuto da me, dentro il mio corpo, dal mio punto di vista.
Quella notte, invece, sognai di me, ma in terza persona.
Potevo vedermi, come se fossi stato lo spettatore di un film. Quello che c’era su quello schermo virtuale ero io: il mio viso, la mia voce, il mio corpo. Soprattutto, i pensieri.”
I sogni sono uno dei modi con cui il nostro subconscio ci invia messaggi, perché il sonno riesce a spegnere la mente consentendoci di aprire un varco nella profondità di noi stessi.
Ma i sogni possono diventare un ponte verso qualcosa di diverso, che non immaginiamo nemmeno.
Premonizioni, profezie, realtà parallele.
Il protagonista di questo racconto si troverà di fronte ad altri se stesso e non sempre saranno incontri piacevoli. Facce nascoste della sua personalità o persone reali con una vita propria?