Pericolo giallo
Om bogen
Non solo massaggi, offrono i centri massaggio cinesi di Treviso: lo sanno i passanti, lo sanno i clienti, lo sa la polizia. Per chiuderli, però, qualcuno deve raccogliere le prove, e quel qualcuno è l’ispettore Stucky. Scarpe a punta, atteggiamento insospettabile, frequenta assiduamente Lian, Mei e Xue. Fa incetta di immagini, filmati, nomi. È un compito non del tutto ingrato, lento e paziente. Lontano dalla furia della strada, dove un’Audi gialla semina il panico a trecento all’ora. Rubata all’aeroporto di Malpensa, impazza sulle strade del Nordest, misteriosa e imprendibile. Scompare e riappare, beffa volanti e gazzelle, scoperchia fantasmi di una terra operosa e arrabbiata. È una terra ormai indifesa, che un bolide giallo può attraversare a suo piacimento? È diventata una terra di conquista?
Luana Bertelli è una poliziotta che ama le donne ed è una donna che non si arrende. Nemmeno la notte in cui un omicidio la tocca da vicino. Manuel era un amico e un collega. Sua moglie Vittoria l’aveva stregata, un po’. La loro morte violenta è una tragedia che non si può archiviare senza spiegazioni. C’è un’azienda cinese, dietro le quinte, ci sono relazioni complesse, e Luana chiede aiuto a Stucky. Tra i bordelli cinesi, lo zio persiano in crisi e l’Audi gialla che brucia gomme e cervelli, l’ispettore Stucky sarebbe tentato di tirarsi indietro. Se non fosse che a Manuel voleva bene a sua volta, se non fosse che questa più che un’indagine è una sfida drammatica; se non fosse che per vincerla occorre un’invenzione, un colpo d’ala, uno di quei gesti di fantasia generosa che piacciono a lui.