Persuasione
Om bogen
Considerato un romanzo “atipico” nella produzione letteraria di Jane Austen (Inghilterra, 1775/1817), Persuasione è il romanzo della maturità di Jane, dove i toni spumeggianti ed ironici che la caratterizzano lasciano il posto ad una narrazione dai toni più malinconici e introspettivi. Unica concessione all’ironia austeniana, il personaggio del padre della protagonista, un baronetto sciocco e vanesio il cui unico scopo nella vita è quello di apparire sempre giovane e bello.
Persuasione è il racconto di un amore osteggiato e poi ritrovato tra le ansie e le emozioni della protagonista, Anne, la secondogenita del baronetto. È il ritratto della nobiltà di campagna nell’Inghilterra dei primi dell’800, nel periodo definito “Regency”, periodo di passaggio tra l’epoca Georgiana e quella Vittoriana, tra battute di caccia, splendide descrizioni della campagna e dei villaggi inglesi, ma anche dei salotti della nobiltà. Ed è qui che si consuma la persuasione ai danni della giovane protagonista, forse troppo arrendevole alle regole del rango di appartenenza: Anne si lascia persuadere a troncare il fidanzamento col grande amore della sua vita, amore che, dopo otto anni di rimpianti, si riaffaccerà a reclamare quanto gli è stato sottratto.
Pubblicato postumo nel 1818, Persuasione riporta in copertina l’identità della scrittrice, che nei romanzi precedenti è sempre rimasta nascosta dietro una frase del tipo “by a lady”.
Virginia Woolf dirà di lei: “Jane Austen è padrona di emozioni ben più profonde di quanto appaia in superficie: ci guida a immaginare quello che non dice. In lei vi sono tutte le qualità perenni della letteratura.” (The Common Reader, Hogarth Press, Londra 1925)”.