Ho deciso di dare questo titolo alla mia opera, perché nella pioggia e nel vento ritrovo ciò che si nasconde, nelle più recondite, stanze della mia anima.
Tutto ciò che la mia penna scrive, sul foglio bianco, mi appartiene.
Nasce dalle viscere del mio ventre, in cui la malinconia è il punto cruciale intrisa di solitudine, che sono state negli anni dell'infanzia, adolescenza ed anche ben oltre, perseveranti compagne di vita; a cui oggi, comunque, mi sento di dover dire: “grazie”. Perché questo mio modo di sentire estremo, si tramuta, in poesia e come se dipingessi un quadro, una bianca tela di profonde parole, che danzano dentro di me, nella pioggia e nel vento.