Questo immenso non sapere
Conversazioni con alberi, animali e il cuore umano
Om bogen
Una buona pratica preliminare di
qualunque altra è la pratica della
meraviglia. Esercitarsi a non sapere
e a meravigliarsi. Guardarsi attorno
e lasciar andare il concetto di albero,
strada, casa, mare e guardare
con sguardo che ignora il risaputo.
Esercitare la meraviglia cura il cuore
malato che ha potuto esercitare solo
la paura.
Questo è un libro disordinato. E l'autrice ha scelto di lasciarlo
cosí. «Perché ogni disordine ha un suo ordine interno
e misterioso. Forse è l'andatura della mente, forse
quella del ricordo, forse è l'intenzione di essere volatile
o l'aspirazione alla semplicità, in ogni caso è qualcosa di
sfuggente che non vuole essere imbrigliato in un piano:
come un animale o come un albero della foresta, non addomesticati,
inutili, nel senso che non si curano di avere
uno scopo, sono in vita e gli basta. Il disordine è questo
essere cosí come si è seguendo un filo illogico di stare al
mondo». Ognuno di noi nel momento in cui accetta di
non sapere si apre alla meraviglia e alla infinita sperimentazione
in un inesorabile avvicinamento al mondo
animale e vegetale.