Sans nothing
Om bogen
Il tragicomico alberga in questa salita agli inferi. E più si sprofonda, più si sente quell'irresistibile ascesa, quel balzo verso il tragico che si stravolge nel ghigno di una maschera che di continuo scompare per riapparire subito in quel magma senza tregua, tra le incursioni di un'aria d'opera o di un B movie. Si comicizza la tragédie humaine e si alleggerisce proprio quando e dove sembrerebbe sprofondare irrimediabilmente. E Shakespeare sia- parafrasiamo, capovolgiamo- le parole di Gigliucci volano verso l'alto, e i nostri pensieri non restano in basso, ma anch'essi vanno lassù perché le parole piene di questo pensiero articolato tra la lingua e la linguaccia arrivano dritte al cielo- e anche noi non possiamo che guardare in alto,
Oh, qual caduta fu quella...
Sheila Concari
Roberto Gigliucci è nato a Monterotondo (Roma) il 31 dicembre 1962. È ricercatore di Letteratura Italiana presso Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove svolge a tempo pieno attività di didattica e di ricerca. Ha pubblicato edizioni di testi, critiche e commentate, e saggi in volume di ambito medievale, umanistico, rinascimentale, moderno. Ha tenuto lezioni in varie università estere, fra cui Oxford, Royal Holloway (London), Santiago de Compostela, Capodistriana di Atene, Coimbra, Losanna, Tolosa. Diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha realizzato documentari per la RAI, cortometraggi di fiction, e ha lavorato come sceneggiatore.