Semiramide
Racconto babilonese
Om bogen
Potremmo dire che Anton Giulio Barrili, nato a Savona il 14 Dicembre del 1836, sia stato il prototipo del Libero Muratore del XIX° secolo: fine intellettuale, erudito, idealista, animato da grande curiosità, ma anche uomo d’azione, all’occorrenza sprezzante del pericolo, rivoluzionario e patriota. Laureatosi a Genova in Lettere e Filosofia, ha combattuto come volontario nelle Guerre d’Indipendenza e tra le fila del Corpo Volontari Italiani di Giuseppe Garibaldi, restando ferito a Mentana.
Uomo di grande cultura, è stato giornalista, scrittore e docente universitario. La sua produzione letteraria è vastissima: numerosi romanzi, memorie autobiografiche, saggi storici e testi di critica letteraria.
Semiramide, racconto babilonese, pubblicato a Milano nel 1873, non è un semplice romanzo storico. Si tratta di un vero e proprio libro iniziatico, in cui l’autore trasfonde con maestria nel lettore perle di sapienza esoterica e massonica. Dimostrando una profonda conoscenza – cosa non comune per il suo tempo – per la storia e la cultura dell’antica Mesopotamia, Barrili ripercorre le vicende e i drammi della mitica Regina Semiramide, menzionata da varie fonti greche come la moglie dell’altrettanto mitizzato Re Nino, fondatore eponimo della città di Ninive e del primo impero assiro, immergendo chiunque si addentri tra le pagine del romanzo in un coinvolgente viaggio oltre le barriere del tempo e dello spazio. Un viaggio che non vi lascerà di sicuro indifferenti e che saprà imprimere indelebilmente nella vostra anima gli echi, i miti, i sentimenti, la spiritualità e le ritualità di un remoto passato che, in fondo, vive ancora nelle più recondite profondità della nostra psiche e della nostra memoria genetica.