Cupezza di toni, sentimento puro, a tratti quasi adolescenziale, ironia trasgressiva e aspro sarcasmo si fanno reciprocamente da contraltare in questa raccolta, che comprende una sessantina di poesie e ventisette brevi componimenti in prosa scritti da Riccardo Mattii nei primi anni 2000, integrati da ricordi e aneddoti aggiunti a posteriori dalla sorella Beatrice e dall’amica Marianna Galotto, che fu il grande amore e la musa ispiratrice dell’autore.
Il risultato è una sorta di canzoniere d’amore e di solitudine, in cui trovano spazio l’incanto del colpo di fulmine, l’inquietudine della gelosia, la disperazione dell’abbandono e persino divagazioni corrosive e divertenti costruite intorno ai due amanti.