Tre colonne di ossidiana
Om bogen
Fantascienza - racconto lungo (21 pagine) - Quali sono gli scopi di Flaminiae, l'intelligenza artificiale che è stata assegnata al plenipotenziario Sillax, in teoria per assisterlo, in realtà per studiarlo?
Dopo il quinto ringiovanimento quantico del plenipotenziario imperiale Sillax, l'imperatore Totka_II gli affida un’assistente sintetica: Flaminiae. L'intelligenza s'interfaccia continuamente con il gerarca, scava incessantemente nelle sue immense memorie fino a scovare Floe, una torbida postumana che fu la cuspide di uno strano rapporto emozionale che coinvolgeva anche l'imperatore.
Flaminiae assorbe quel ricordo dentro la propria psiche sintetica, ma perché lo fa? La costruzione di un'opera d'arte ha bisogno di un dolore tagliente per realizzarsi e l'ambizione di divenire demiurghi significa davvero sperimentare la trascendenza dell'Impero Connettivo?
Nato nel 1965 a Roma, Sandro Battisti ha esordito nel 1991 con il racconto Il gioco (Stampa Alternativa). Nel 2004 è stato tra gli iniziatori del movimento connettivista con Giovanni De Matteo e Marco Milani, con i quali ha fondato anche la rivista Next. È presente con i suoi racconti in tutte le antologie connettiviste, fino alla più recente, Nuove eterotopie (Delos Digital, 2017) di cui è anche curatore con Giovanni De Matteo.
Nel 2006 ha concepito e sceneggiato con Piero Viola il fumetto Florian dell’Impero, disegnato da Fabrizio Ricci (Cagliostro ePress). Ha pubblicato direttamente in ebook i titoli La mappa è una contrazione (Graphe.it, 2011), tradotto anche in inglese, e Ancient Name (La Mela Avvelenata, 2013). Molti dei suoi racconti appartengono al ciclo dell’Impero Connettivo, uno scenario che si è andato via via arricchendo. A questo universo narrativo appartengono i romanzi Ptaxghu6, scritto in collaborazione con Marco Milani (eds, 2010, poi ripubblicato nel 2015 da Kipple Officina Libraria), e Olonomico (CiEsse Edizioni, 2012).
Nel 2014 si è aggiudicato il Premio Urania con il romanzo L’impero restaurato (poi vincitore del Premio Vegetti 2017), ex aequo con Bloodbusters di Francesco Verso, e insieme con questo pubblicato nel volume Il sangue e l’impero (Mondadori, 2015).