Valeleu
Om bogen
Valeleu è un romanzo molto interessante, sotto diversi aspetti, per le tematiche che affronta: la terza età (gloriosamente vissuta!), il nuovo turismo dai Paesi dell’Est, l’immigrazione, l’accoglienza, la famiglia “allargata”... Il protagonista, Giuliano, detto Iano, è un ultrasessantenne ancora in buona forma grazie ai suoi trascorsi sportivi, che viene assunto da Dorota, la direttrice tedesca di un hotel di Abano Terme, come direttore delle piscine e animatore di iniziative rivolte al benessere fisico. L’uomo si occuperà, inoltre, con buon successo, anche di allietare le notti della stessa Dorota e di altre ospiti dell’hotel, soprattutto straniere.
Iano è un personaggio simpaticamente superficiale, che non si pone grandi problemi etici o esistenziali, le sue riflessioni durano “il tempo di una passeggiata”, è rimasto “un fanciullone che pensa solo a se stesso, ma che è capace di grandi gesti di generosità”. Proprietario di un casale in campagna, non esita ad accogliere, su richiesta del suo amico parroco Don Gabriele, una coppia di rumeni, Giorgio e Suzana, che lavorano duramente e conducono la piccola azienda agricola con scrupolo e onestà, e con loro Iano costruisce, senza praticamente rendersene conto, un rapporto basato sul rispetto reciproco e su una fraterna amicizia. La famiglia si allargherà ulteriormente con l’arrivo in Italia di Marioara, sorella di Suzana, che si innamora di Iano. Marioara si impiega come badante e, nei momenti di festa, canta con la sua bellissima voce le canzoni tradizionali romene. Quando arrivano in Italia anche i figli adolescenti della donna, che è vedova, tutto farebbe pensare ad una positiva “sistemazione” della nuova famiglia, anche perché Iano prende subito a cuore le sorti dei due ragazzi. La vita, però, non è sempre prevedibile...
Valeleu, il titolo del romanzo, è un’ espressione romena a intercalare, ripetuta alla fine di ogni strofa in una canzone tradizionale di Maria Tanase, la più grande cantante di musica popolare della Romania.