Rino rapisce la piccola Ada durante una festa patronale. Persuaso di amarla, la costringe in casa: così Ada cresce con lui, senza mai uscire, convinta di non poter toccare l’erba e il pavimento fuori perché priva delle scarpe che le impedirebbero di bruciarsi. Il mondo che Rino plasma per Ada, sfumato tra sogni e menzogne, è un carcere perfetto, nel quale la giovane vive senza troppo chiedersi cosa c’è oltre, interrogandosi sulla parola amore e su quello che succede quando si cresce. Dopo tredici anni, però, quel mondo crolla: Ada viene salvata, Rino processato. Il resto delle loro vite è attesa. Questa è una favola oscura raccontata in piena luce, che con sorprendente delicatezza mostra quanto sia difficile distinguere tra amore e dipendenza.