In una sperduta cittadina statunitense dall’altissimo coefficiente satirico, vive il grigio signor Sullivan. Un uomo non particolarmente considerato dalla sua comunità, giudicato solitario e noioso. Una svolta imprevista, tuttavia, cambierà l’esistenza sua e dell’intero villaggio. L’impresa improbabile di cui Sullivan si fa inconsapevole interprete, infatti, ha decisamente del grottesco: morire più e più volte nei modi più disparati, cominciando nel tempo ad ingolfare l’obitorio cittadino con le proprie salme. A partire da tale surreale premessa, Gianfranco Mammi sviluppa una vicenda rocambolesca, dalla forte carica polemica, che porta chi legge ad assistere alla nascita di un vero e proprio culto religioso, fra sinceri afflati di fede e cinici sfruttamenti pecuniari dell’assurdo prodigio di queste morti senza fine.