Le impressioni si cumulano nella mente come scenari in parte nebbiosi ma ricchi di dettagli, anche simili a sogni lieti e nello stesso tempo inquietanti. La memoria è tuttavia essenza viva che attraverso l’elaborazione creativa del linguaggio accresce i propri orizzonti immaginifici, a volte, inseguendo parabole ardite, per cui cerca e prospetta armonie mirabili. Nel suo involarsi scorge anche i paesaggi dell’assurdo che si stendono immensi lungo il corso della storia e nel fluire di ogni singola esistenza. Il lunghissimo sogno interiore d’essere fisicamente al mondo diviene in tal modo sempre più coscienza composta dall’incessante intrecciarsi delle emozioni e delle riflessioni.