Gioachino Rossini, fin da bambino, aveva due passioni: la musica e il cibo; e in molte sue opere appaino tavole imbandite e personaggi che si dedicano al cibo.
Il percorso biografico del grande musicista va dalla sua frenetica attività di compositore, divenuto famoso in tutta Europa, fino alla rinuncia alla musica per trasformarsi, anche a causa dell’aggravarsi della sua malattia nervosa, nel maitre de cuisine che preparava mitici banchetti ai suoi ospiti.
Questo saggio indaga la presenza del cibo nelle opere e nella vita del celebre autore di capolavori del melodramma, come il Barbiere di Siviglia, La cenerentola, il Mosè, il Gugliemo Tell, che ancora oggi trionfano nei teatri di tutto il mondo.