Salvanel
Description of book
Inverno 1824, l’eco delle barbarie napoleoniche si ripercuote ancora in Europa quando a Roma un avvenimento reale, fortemente simbolico, scuote la cristianità. Dalle macerie devastate di un incendio fugge Barnaba; un lungo ed arduo pellegrinaggio lo porta in una terra di confine, aldiquà delle Alpi ma appartenente all’Impero austroungarico, la valle dei Mocheni o Bersntol, ricca di boschi selvaggi, pascoli e popolata da masi sparsi. Barnaba si nasconde in un’antica miniera per ripararsi dal gelo incombente, stremato da stanchezza e paura. Gli abitanti della valle, nelle loro fantasie, lo confondono con la mitica figura dell’Homo Selvaticus o Salvanel. Alcune donne e il curato indagano sul misterioso straniero: sarà forse un eretico, un carbonaro, oppure un mago alchimista? Non gli negano tuttavia accoglienza ed ospitalità, come è loro costume. Barnaba qui si immerge in un mondo che tocca le sue corde interiori, smarrisce la propria identità e vive esperienze profonde, tutto intorno a lui narra la storia della Valle Incantata, dei suoi miti antichi e magici. Incomincia a stimare le persone, la semplicità dei gesti, il senso dell’umorismo, i loro modi bruschi ma leali e solidali, l’orgoglio con cui difendono la propria libertà. Lui pensava di sapere ma non sa nulla, perché non conosce l’amore per la terra, per le persone, per la vita. Infine, abbandonando le sue speculazioni filosofiche, vive per la prima volta un vero rito, quello del contatto con l’Anima del Mondo.