Proust ci dice che non ha scritto la Recherche per dei lettori, i suoi: “Infatti non sarebbero stati, secondo me, lettori miei, ma lettori di se stessi […], li avrei muniti, grazie al mio libro, del mezzo per leggere in se stessi.” Sembra impossibile, ma Alla ricerca del tempo perduto è un libro che contiene un mondo, forse il mondo, e con esso la dimensione più umana di tutte: il tempo. E come una luce o un preludio, Dalla parte di Swann ci introduce, illumina quest’opera monumentale, i suoi temi e i suoi personaggi; ad accompagnarci e sostenerci in questo viaggio, la voce dei più grandi attori italiani e la traduzione di Giovanni Raboni.