Apocalypse baby
Tietoa kirjasta
Provocatorio. Autentico. Folle. Irrefrenabile. Apocalypse Baby racconta di due donne diversissime: Lucie Toledo, giovane detective apatica, e "La Iena", detective mitica nel suo ambiente per il fenomenale intuito ma anche per la violenza che è in grado di dimostrare all'occorrenza. La loro missione è ritrovare Valentine Galtan, adolescente fuggita di casa. Seguendo le peripezie di Valentine, tra la Parigi dei salotti borghesi e letterari, lo squallore e la brutalità dei sobborghi di periferia, e una Barcellona coloratissima e tentacolare, appare l'affresco di una società ipocrita e violenta, dove le famiglie sembrano prive di valori, che non siano il denaro e il successo facile, da trasmettere ai propri figli, teenager scombinati e alla ricerca di sé. Come spesso nei romanzi di Despentes, la sessualità o le sessualità sono una tematica centrale. Valentine, sedicenne alla deriva, figlia di un ricchissimo scrittore frustrato e di una madre che l'ha abbandonata quando aveva appena due anni, "ne vuole da tutti", "non va coi cani, ma è più o meno l'unico limite", in una ricerca disperata e vacua di affetto; l'omosessualità della Iena e delle sue amiche, disinibite oltre ogni fantasia, vissuta con grande libertà; Lucie, che solo scoprendo per la prima volta la sensualità di un amore lesbico sembra liberare la vera se stessa e risvegliarsi al mondo. Gli uomini adulti antiquati ed egoisti. I giovani insicuri e disorientati dietro i tatuaggi e i muscoli palestrati, ma anche aggressivi e sprezzanti. Ancora una volta l'autrice narra con particolare acutezza, in un groviglio di destini, i tormenti dell'essere umano al di qua delle apparenze sociali. In una nuova traduzione di Silvia Marzocchi, ritroviamo la nostra società, i nostri tempi, e una scrittura che graffia tutto ciò che potrebbe essere considerato politicamente corretto. La fine esplode in pieno volo.