Davide Spelletti ha assistito impotente al declino assoluto della propria vita. Rimasto disoccupato e cacciato di casa dalla moglie Lucia, vive ora nella sua auto, rimuginando su quanto gli manchi la figlia Elena, sulla ludopatia del padre e su quanto la periferia di Mirabello, in cui vive, sia degradata. Popolata di prostitute, oscura, tetra, la città sembra il riflesso dei pensieri del suo stesso osservatore.
Con uno stile martellante e disperatamente noir, Mirko Giacchetti ci trascina con sé in un mondo apparentemente senza speranza, dominato dall’inadeguatezza. "Buoni da mangiare" è un romanzo nero, che odora di dolore e che sembra volerci fare a pezzi. Una lettura straordinaria.