Crisommedia
Tietoa kirjasta
Crisommedia è stato scritto di getto tra fine estate e inizio autunno 1986. All’origine ci fu un’intuizione, in cui mi chiesi: che cosa può accadere nelle teste di persone esposte al cosiddetto “bombardamento mediatico”, con cui si assorbono ogni giorno immagini, informazioni, cronache di vario tipo, ecc.? E pertanto iniziai a raccogliere tutto ciò che poteva essere confacente a dare corpo all’intuizione. Ma il materiale che raccolsi era così disparato che non si prestava per un unico progetto, e allora decisi di separarlo: una parte andò a formare un primo libro di racconti: I sogni di Zizz, e un’altra Crisommedia.
Il materiale per Crisommedia attiene alla cronaca politica, spigolato sulla stampa nel periodo che va da febbraio ad agosto 1986, cioè dai prodromi della crisi di pentapartito e governo Craxi alla formazione del Craxi-bis.
Quanto fu raccolto sono frasi e pensieri di politici e giornalisti espressi nei gerghi politichese, giornalese, demenzialese, ecc., e poi amalgamati in questa “satira” sui generis denominata Crisommedia.
Il contenuto del libro è sostanzialmente identico alla stesura originaria, per l’attuale pubblicazione mi sono limitato a una rifinitura formale e a dividerlo in capitoli.
Ora, benché Crisommedia sia un’opera di 30anni fa, la “satira” documenta che già allora si dibatteva di riforme e accadevano cose ancora all’ordine del giorno, per es.: a) nel 1986 si discuteva già della riforma di Camera e Senato, e della riduzione di numero dei parlamentari, come tenterà di fare la “Riforma costituzionale” proposta dal governo Renzi e bocciata poi dal referendum; b) “rifiuti e munnezza multicolore. La Capitale è conciata per le feste […]. «Avvenire compromesso?» Titola un quotidiano della Capitale, che invita poi dalle sue pagine gli uomini di buona volontà ad armarsi di ramazza. […]: «Fatevi ciascuno la vostra settimanale scopata». «Diventate imprenditori della vostra ramazza». «Raccogliete da voi ciò che seminate».” Quindi a Roma, nel 1986, si lanciò un appello ai cittadini perché scendessero in piazze e strade a pulire. E la stessa cosa è successa nella Capitale pure a maggio 2017, difatti, ha scritto Il Messaggero: “Le magliette gialle del Pd scendono in campo per pulire strade e parchi a Roma”; c) dopo la caduta del governo Renzi, è corsa voce che il nuovo governo Gentiloni sia in sostanza una sorta di Renzi-bis; e pure nel 1986, quando il Craxi-bis ottenne la fiducia, si disse: “È il vecchio governo rimpannucciato!”
Buona lettura.