Eneide
Tietoa kirjasta
L'Eneide è il più famoso poema epico della cultura latina scritto dal poeta e filosofo Virgilio nel I secolo a.C. Narra la vicenda di Enea che, fuggito da Troia insieme alla sua gente va in cerca di una nuova patria, in obbedienza alla volontà degli dei. Nel suo testamento il poeta fece richiesta di farlo bruciare, nel caso in cui non fosse riuscito a completarlo, ma l'amico Vario Rufo, non rispettando le volontà del defunto, salvaguardò il manoscritto dell'opera e successivamente l'imperatore Ottaviano Augusto ordinò di pubblicarlo così com'era. Il poema racchiude nei primi sei libri una parte romanzesca (i viaggi per mare, l’amore di Didone, la discesa agli inferi) e nei successivi sei un racconto più propriamente epico, di dure lotte e di stragi in terra d’Italia. L’idea che percorre tutta la vicenda del poema è la fatalità della nascita di Roma. Gli dei, che sono al di là del tempo, l’hanno già davanti come una certezza: ma i mortali vivono i loro giorni in una perpetua nebbia di rimpianti e perplessità, e il loro soffrire non ha sosta. Enea è l’eroe che rappresenta questa condizione esistenziale, con il suo carico di doveri, la sua missione da compiere come capo e sacerdote della sua gente.