E’ il titolo di un audio proposto dal Centro Studi Bhaktivedanta e tratto da una conferenza tenuta a Treviso da Marco Ferrini, esperto di cultura vedica e direttore del Centro.
Dentro di noi sembra spesso che convivano due nature: l'una ottenebrata, involuta, capricciosa; l'altra luminosa, protesa verso il bene e l'evoluzione.
Quando agiamo o rispondiamo agli eventi che ci accadono, interroghiamoci con quale di queste due nature stiamo operando.
Con questo ascolto possiamo acquisire strumenti utili per comprenderci più in profondità e per realizzare che a ogni azione che mettiamo in moto, seguendo l'una o l'altra delle due suddette nature, consegue una reazione dello stesso segno che forgia il nostro carattere e il nostro destino. Affascinante il parallelo che qui viene tracciato tra grandi autori della letteratura europea moderna, come Stevenson, Wilde e Shakespeare e i personaggi e gli insegnamenti dei mirabili classici della saggezza tradizionale indiana.
A seconda di come un soggetto si predispone nei confronti della natura, di cose e persone, raccoglierà il bene o il male in questa vita e nelle vite successive, e nascerà in condizioni corrispondenti al livello di coscienza sviluppato.
La sofferenza si produce quando si inseguono delle ombre, delle vanità, dei sogni fasulli, avendo assunto a linee guida della propria vita dei principi illusori, che non ci permettono di sciogliere il dilemma: