Una silloge garbata e intensa, di ingannevole semplicità.
Esperienze, ricordi, paesaggi trascendono il vissuto individuale per assumere un respiro più ampio e sottolineare il ruolo del non detto, delle pause, del silenzio. Dove (ri)trovare se stessi e gli altri.
Da una posizione quasi defilata, il Poeta emerge dall’incertezza del presente e si riappropria in un moto, dal sapore epifanico, della realtà effettuale in cui principi e valori acquistano un significato originario. Nella ricerca di nuovi equilibri, destabilizza il certo per l’incerto.
Versi liberi resi in un linguaggio di pacata armonia.
Voce originale, che ingloba e scavalca esperienze poetiche contemporanee.