Gregari si nasce
Un mestiere nobile e difficile, raccontato dai mille aneddoti di Massimo Codol
Tietoa kirjasta
Gregari in bicicletta. Ciclisti e campioni di professionalità, fuoriclasse della dedizione, fenomeni di fedeltà. Non solo portaborracce ma consiglieri preziosi, aiutanti strateghi, sottili psicologi nella riconosciuta e riconoscibile smisurata loro semplicità. Autentici protagonisti e meravigliosi provocatori di un punto di domanda: perché lo fanno? Sulle vittorie dei primattori è spesso reperibile la griffe del gregario, mai esibita o reclamizzata. Parole e opere, gesti entrati con dolce prepotenza nella storia del ciclismo. Figure qua e là mitiche i gregari, autentiche icone: Andrea Carrera, Giovannino Corrieri, Ettore Milano, Van den Bossche, e molti altri. La cronaca ne è piena. Qui la racconta Massimo Codol, lombardo-toscano, nobile interprete del ruolo al servizio di sei capitani – Pantani, Bugno, Simoni, Camenzind, Garzelli, Petacchi – in dodici Giri d’Italia, tre Vuelte di Spagna, e innumerevoli classiche-monumento. Un fuoriclasse della materia, depositario di segreti e aneddoti. Impeccabile guida in un viaggio favoloso. Servitori per libera scelta celebrati e sublimati dal canto di meravigliosi cantori maestri di scrittura e di giornalismo: Alfonso Gatto, Vasco Pratolini, Bruno Roghi, Gianni Brera, Sergio Zavoli, Mario Fattori, Orio Vergani, Ennio Mantella, Mario Fossati, Mario e Claudio Ferretti, Nando Martellini, Adone Carapezzi, Adriano Dezan, Bruno Raschi, Sergio Neri, Giacomo Santini. Presenti anch’essi in quest’avventura da leggere tutta di un fiato.