I soliti discorsi… d’amore. O forse no?
Tietoa kirjasta
Onirico lieve ma quando occorre realista cadenzato. Libero da grandi schemi fissi in una come in un’altra corrente letteraria, il poeta sa esprimersi con la giusta misura per essere comprensibile a chiunque. Con dedica all’universo femminile, l’autore ci introduce in un mondo che sa sognare ma anche prendere atto della realtà. La sua è una poesia d’amore, certo ma non quella del semplice corteggiatore che esaurisce la sua funzione con la conquista della persona amata. Fusco va al di là in un cammino che inesorabilmente converge verso il trascendentale. E se il dolore per tutto ciò che si subisce risulta perennemente presente, ecco che l’alito del ricordo ci trascina verso il sentimento. Perché se troviamo un pendolo “che scandisce il passare delle ore in una stanza”, subito la forza della memoria si contrappone all’inesorabilità del trascorrere temporale. Non il corpo ma la mente è protagonista dei pensieri, quegli stessi pensieri che “mentre scivola la penna sul foglio come un fiume in piena” ricordano come la fragilità della condizione umana possa portare all’incapacità di attingere alle bellezze che pure ci circondano. E se il dolore per tutto ciò che si subisce risulta perennemente presente, ecco che l’alito del ricordo ci trascina verso il sentimento. E dal palcoscenico della vita, ci chiama sempre più incessantemente quell’ingeneroso folletto che siamo abituati a chiamare “stato d’animo”. Un folletto con il quale occorre imparare a convivere altrimenti, senza di esso, non riusciremmo ad apprezzare l’arte, la scena, la poesia.