Il caso Webern
Ricostruzione di un delitto
Tietoa kirjasta
Mittersill, Salisburgo, 1945.
In una tiepida sera di settembre, un uomo esce nel giardino di casa per fumare il sigaro che gli hanno appena regalato. Un soldato americano delle truppe alleate, di stanza nei territori occupati, lo vede e gli spara.
Sembra l’inizio di un thriller. Invece, è la fine di una vita e un fatto realmente accaduto: la morte del compositore viennese Anton Webern (1883-1945).
Nell’indagare il più celebre “caso freddo” della storia della musica del Novecento, il libro di Dario Oliveri ne ricostruisce le circostanze, per alcuni aspetti ancora misteriose, attraverso i documenti disponibili e le dichiarazioni dei testimoni oculari. Sullo sfondo, uno dei momenti più oscuri dell'umanità. Affiora così un ritratto di Anton Webern come artista di coerenza assoluta, trascurato dai suoi contemporanei, ma destinato a diventare un autore di culto per la nuova generazione dei compositori d’avanguardia degli anni Cinquanta e Sessanta.
In appendice sono riportati l’albero genealogico della famiglia Webern, a partire dal 1850, la cronologia della vita del compositore, il catalogo delle opere, una nota discografica e bibliografica.
Dario Oliveri (Palermo, 1963) insegna Storia della Musica Moderna e Contemporanea presso l’Università di Palermo. Per vent’anni è stato direttore artistico dell’Associazione Siciliana Amici della Musica e attualmente coordina la Sezione musica del Festival delle Letterature Migranti. Fra le sue pubblicazioni si ricordano In viaggio con Stravinsky (2018) e Il passeggero sconosciuto: Viktor Ullmann e “L’Imperatore di Atlantide” (2020). Nel 2016 ha realizzato, insieme con Marco Betta, lo spettacolo musicale Notte per me luminosa, commissionato dai teatri di Modena, Savona e Piacenza per il 500° anniversario dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto.