Il futuro è un viaggio nel passato
Dieci storie di architettura
Tietoa kirjasta
I viaggi di formazione segnano in modo indelebile le
personalità, e non solo perché letteralmente danno
loro una forma, ma soprattutto perché restano un
tema di riflessione costante, anche a distanza di molti
anni. Secondo Joseph Conrad, che per tutta la vita ha
sublimato i suoi viaggi giovanili per mare nei romanzi,
«quando cominciamo a meditare sul significato del
nostro passato personale, esso sembra riempire il
mondo intero nella sua profondità e magnitudine».
È con questo spirito che Mario Cucinella, dopo
decenni spesi a sensibilizzare la propria disciplina
verso i temi del rispetto della natura, raccoglie
qui per la prima volta le memorie dei suoi dieci
viaggi nelle città e nei luoghi che gli hanno offerto
spunti di riflessione non esotici o «stilistici», bensì
pragmaticamente ambientali, inducendolo cioè
a ragionare sullo sfruttamento razionale delle
energie disponibili – prassi comune nelle tradizioni
vernacolari di ogni cultura, dall'Iran alla Cina, dal
Maghreb all'Irlanda. Queste dieci storie d'architettura
sono dunque proiettate in avanti, e il loro frutto
raccoglie il testimone di quella linea culturale che,
iniziata da Le Corbusier – il quale seppe trovare la
modernità nelle città bianche del Mediterraneo –, ha
attraversato tutto il Novecento, da Giuseppe Pagano
a Bernard Rudofsky, Giancarlo De Carlo e Reyner
Banham, e il cui
lascito si potrebbe sintetizzare in un invito: imparare
dall'architettura spontanea. Cucinella osserva così,
con occhi al tempo stesso vecchi e nuovi, le case
preistoriche scavate nel deserto, gli antichi ospedali
siriani, i palazzi indiani sotterranei, le arcaiche città
del vento in Cappadocia e in Pakistan: «Non racconti
nostalgici, ma la scoperta di un passato in cui scovare
molte informazioni che potranno aiutarci nel nostro
viaggio verso il futuro».