Il mare italiano e la guerra
Tietoa kirjasta
Il Mediterraneo è anche e sempre più un fronte della guerra in Ucraina. Più in generale, è un àmbito dello scontro Stati Uniti-Russia – in prospettiva, Usa-Cina – che in questi mesi si sta consumando in modo drammatico sul suolo ucraino.Questa dimensione marittima del confronto, troppo spesso trascurata ma non per questo meno saliente, si affianca alle altre dinamiche più o meno conflittuali che caratterizzano il Mediterraneo, “mare stretto” su cui insiste una molteplicità di attori litoranei e non.All’essenza geopolitica del Mediterraneo come “Medioceano” che connette Occidente e Asia via Suez possono ricondursi molte delle frizioni e delle dinamiche, spesso confliggenti, analizzate nella parte prima del volume.Alla dimensione prettamente mediterranea del confronto Usa-Russia-Cina è invece dedicata la seconda parte, mentre la terza si concentra su alcune partite specifiche, anche di natura economico-commerciale, che l’Italia gioca in ambito marittimo.Nella sezione “Limes in più” inizia uno speciale a puntate su come si negozia in Medio Oriente Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista.Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili.L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda.