Il pensiero come principio d'economia pubblica
Tietoa kirjasta
La nascita del Capitale Intellettuale
Ci sono riflessioni che non finiscono mai di essere attuali e in questo agile ebook Carlo Cattaneo ne propone di molto interessanti: in economia, sostiene, se si osserva ciò che viene creato (sia da un’impresa che da altri istituti), alle origini ci sono delle idee che portano a combinare in vari modi risorse naturali e lavoro per ottenere beni e servizi che spingono a dar seguito ad altre idee di miglioramento o di innovazione.
Vengono espressi con forza e con puntuali esemplificazioni due aspetti: il primo è che tra le variabili che condizionano lo sviluppo di un’economia vi è, oltre alla natura, al lavoro e al capitale, l’intelligenza; il secondo per affermare il valore fondante dell’intelligenza, poiché usando le sue parole, si può ritenere che “non v’è lavoro, non v’è capitale, che non cominci con un atto di intelligenza”. “Prima di ogni lavoro, prima di ogni capitale, quando le cose giacciono ancora non curate e ignote in seno alla natura, è l’intelligenza che comincia l’opera e imprime in esse per la prima volta il carattere di ricchezza”.
Nel corso degli anni, la letteratura economica si è arricchita di idee come “economia immateriale”, “economia della conoscenza”, “capitale intellettuale” e altro ancora. Resta ferma e ben solida l’idea di Cattaneo: si muove da un atto di intelligenza, si plasmano lavoro e capitale, in tal modo si può generare ricchezza. Ed è a partire da questa prima riflessione che oggi si ritiene che gli assets immateriali, ed in particolare l’Intellectual Capital, siano centrali nel processo di creazione di valore economico da parte delle aziende. L’intelligenza, un mix di volontà e capacità di pensiero, è ciò che attiva l’economia intera.
L’autore: Carlo Cattaneo (Milano, 15 giugno 1801 – Lugano, 6 febbraio 1869) è stato un patriota, filosofo, politico, politologo, linguista e scrittore italiano, esponente del pensiero repubblicano federalista.
Di formazione illuminista e positivista, ebbe un ruolo determinante nelle cinque giornate di Milano del 1848.