E se il paradiso non fosse la risposta? Se la salvezza ultraterrena non fosse la risoluzione di tutto? Se ci fosse qualcosa di tangibile da inseguire in Terra, qualcosa di reale a cui ambire? Il solo dirlo, nel 1873, avrebbe attirato gli sguardi torvi della stragrande maggioranza dei presenti. Addirittura scriverlo poi—quello era fuori ogni concezione. Eppure Carlo Dossi sembra non darci troppo peso, e così, in una narrazione paradossalmente sull’orlo del fantastico, confeziona su carta e inchiostro la sua alternativa terrena alle promesse di redenzioni e conforti celesti.
Carlo Dossi (1849-1910) è stato uno scrittore e politico italiano. Dichiaratamente ateo, membro della Scapigliatura Milanese, discendente di Cesare Beccaria e lontano parente di Alessandro Manzoni, Dossi si distinse per la sua aperta opposizione alle imposizioni religiose dell’epoca.